Leoncavallo "Pagliacci" |
ultimo edizione: |
(Arrivando poco a poco)
Eh...! Son qua!
Son qua! Ritornano.
Pagliacci è là
Tutti io seguono, grandi e ragazzi
e ognun applaude ai motti, ai lazzi
ed egli serio saluta e passa
e torna a battere sulla gran cassa.
Ehi! Ehi! Sferza l'asino,
bravo Arlecchino!
Son qua Son qua
Già fra le strida i monelli
in aria gittano i cappelli!
CANIO
(Di dentro)
Itene al diavolo!
BEPPE
(Di dentro)
To! To! Birichino!
CORO
In aria gittano i cappelli
Fra strida e sibili diggià
Ecco il carretto! Indietro...
Arrivano! Che diavolerio!
Dio benedetto!
Arrivano! Indietro!
(Arriva una pittoresca carretta dipinta
a vari colori e brata da un asino che
Beppe, in abito da Arlecchino guida
a mano. Sul devanti della carretta e
sdraiata Nedda, e sul dietro della
carretta e Canio, in piedi, in costume
da Pagliaccio, che botte la gran cassa)
TUTTI
Viva Pagliaccio,
Evviva! il principe
Sei dei pagliacci.
I guai discacci tu
co'l lieto umore.
Tu scacci i guai co'l lieto umor!
Ognun applaude a' motti, ai laazi...
Ed ei, ei serio salta e passa...
Evviva Pagliaccio, t'applaude ognum!
CANIO
Grazie...
CORO
Bravo!
CANIO
Vorrei...
CORO
E lo spettacolo?
CANIO
Signori miei!
TUTTI
Uh! Ci assorda!
Finiscila.
CANIO
Mi accordan di parlar?
TUTTI
Ah! Con lui si dee cedere,
tacere ed ascoltar.
CANIO
Un grande spettacolo
a ventitr ore
prepara il vostr'umile
e buon servitore.
Vedrete le smanie
del bravo Pagliaccio
e come ei si vendica
e tende un bel laccio.
Vedrete di Tonio
tremar la carcassa,
e quale matassa
d'intrighi ordir
Venite, onorateci
Signori e Signore.
A ventitrè ore!
TUTTI
Verremo, e tu serbaci
il tuo buon umore.
A ventitrè ore!
....
RAGAZZE
I zampognari! I zampognari!
UOMINI
Verso la chiesa vanno i compari.
(Le campana suonano a vespro)
I VECCHI
Essi accompagnano la comitiva
che a coppie al vespero sen va giuliva.
DONNE
Andiam. La campana
ci appella al Signore.
CANIO
Ma poi, ricordatevi:
A ventitrè ore!
CORO
Andiam, andiam!
Don, din, don, din. suona vespero,
ragazze e garzon,
a coppie al tempio affrettiamoci,
c'affrettiam! Din. don!
diggià i culmini.
Don, din, vuol baciar.
Le mamme ci adocchiano,
attenti, compar(i).
Don, din. (Già) Tutto irradiasi s'irradia
di luce e d'amor.
Ma i vecchi sorvegliano,
gli arditi amador.
Don, din, ...
(Attenti compari
le mamme adocchian già gli amador!)
MARUYAMA Satosi
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